Gestione e controlli sanitari delle piscine
Con l’arrivo dell’estate le attività natatorie diventano particolarmente diffuse, anche in relazione al fatto che vengono promosse come stile di vita salutare e come attività motoria più completa, per un adeguato e armonico sviluppo.
Le piscine ad uso natatorio, ai fini igienico –sanitari, devono rispettare determinati requisiti per costruzione, manutenzione, gestione e controllo.
Realizzazione e conduzione delle piscine
La realizzazione degli impianti denominati piscine (pubbliche, private, turistico-ricettive, collettive, parchi acquatici) con diverse tipologie di vasche (ad uso amatoriale, agonistico, ricreativo) è disciplinata dalle procedure previste in materia urbanistico-edilizia, inclusa l’acquisizione, in sede di esame di progetto, del parere favorevole dell’Autorità Sanitaria competente. Resta ferma, per i casi applicabili, l’acquisizione dell’agibilità rilasciata, a seconda del tipo di impianto, dalla Commissione di Vigilanza competente.
In caso di cambiamento del gestore e/o del responsabile, il nominativo del subentrante deve essere comunicato al comune e all’Azienda Sanitaria Locale, unitamente ad una dichiarazione attestante il mantenimento delle condizioni tecnico-strutturali e gestionali di cui alla precedente comunicazione. In caso di modifiche che richiedano nuovamente l’avvio delle procedure previste dalle norme in materia urbanistico-edilizia, deve essere presentata una nuova comunicazione di inizio attività..
I requisiti strutturali, tecnici, organizzativi, gestionali e igienico-sanitari, sono specificati nel Accordo del 16 gennaio 2003 tra Ministero della Salute, le Regioni e le Province Autonome di Trento e di Bolzano sugli “aspetti igienico-sanitari per la costruzione, la manutenzione e la vigilanza delle piscine ad uso natatorio”
Dotazione di personale, di attrezzature e materiali
Il titolare dell’impianto natatorio deve individuare i soggetti responsabili dell’igiene, della sicurezza degli impianti e dei bagnanti e della funzionalità delle piscine. Le relative figure professionali sono individuate dalle Regioni. L’assistenza ai bagnanti deve essere assicurata durante tutto l’orario di funzionamento della piscina. L’assistente bagnanti abilitato alle operazioni di salvataggio e di primo soccorso ai sensi della normativa vigente, vigila ai fini della sicurezza, sulle attività che si svolgono in vasca e negli spazi perimetrali intorno alla vasca. In ogni piscina dovrà essere assicurata la presenza continua di assistenti bagnanti. Nel locale di primo soccorso i presidi di primo impiego e le attrezzature di primo intervento devono risultare completamente disponibili ed immediatamente utilizzabili; le apparecchiature mediche devono essere mantenute sempre in efficienza.
Gestione e controlli igienico – sanitari delle piscine
I controlli per la verifica del corretto funzionamento delle piscine sono distinti in controlli interni, eseguiti a cura del responsabile della gestione della piscina, e controlli esterni, di competenza dell’Azienda Unità Sanitaria Locale.
Il responsabile della piscina deve garantire la corretta gestione sotto il profilo igienico – sanitario di tutti gli elementi funzionali del complesso che concorrono alla sicurezza della piscina nel rispetto delle precise indicazioni secondo la normativa vigente.
I controlli interni vanno eseguiti secondo protocolli di gestione e di auto-controllo: a tal fine iI responsabile della piscina deve redigere un documento, di valutazione del rischio, in cui è considerata ogni fase che potrebbe rivelarsi critica nella gestione dell’attività. Il documento deve tenere conto dei seguenti principi:
- analisi dei potenziali pericoli igienico-sanitari per la piscina;
- individuazione dei punti o delle fasi in cui possono verificarsi tali pericoli e definizione delle relative misure preventive da adottare;
- individuazione dei punti critici e definizione dei limiti critici degli stessi;
- definizione del sistema di monitoraggio;
- individuazione delle azioni correttive;
- verifiche del piano e riesame periodico, anche in relazione al variare delle condizioni iniziali, delle analisi dei rischi, dei punti critici, e delle procedure in materia di controllo e sorveglianza.
Il responsabile deve garantire che siano applicate, mantenute e aggiornate le procedure previste nel documento di valutazione del rischi.
In caso di inosservanza delle prescrizioni igienico-sanitarie formulate dall’autorità sanitaria nei termini fissati, può essere comminata una sanzione al responsabile della piscina secondo criteri e modalità stabilite dalle singoli Regioni.
Per approfondimenti legislativi e tecnico – gestionali visitate la nostra sezione dedicata:
PROGRAMMA DI GESTIONE E CONTROLLO DELLE ACQUE PER USO NATATORIO
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