Piscine aperte: le regole da seguire
Con la nuova ordinanza firmata del presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana in vigore da lunedì 1° giugno, si dà via libera all’apertura e all’accesso nei parchi tematici e di divertimento, oltre che nei parchi faunistici ed alle tanto attese palestre e piscine.
Come per le altre categorie già riavviate dal 18 maggio, tra le quali negozi, musei, stabilimenti balneari, ristoranti, bar, parrucchieri, anche palestre e piscine sono sottoposte a un preciso protocollo di sicurezza.
Le Linee Guida di sicurezza, contenute nel DPCM del 17 maggio 2020 (Allegato 17) previste per le piscine riguardano quelle pubbliche, finalizzate al gioco acquatico e inserite in strutture ricettive come agriturismi, camping. Il documento, invece, non si riferisce a piscine di acqua di mare e destinate a percorsi curativi, come quelle termali. Come per le palestre, sono vietate aggregazioni di persone negli spazi comuni e vanno garantite le distanze di 1 metro (anche in docce e spogliatoi). Inoltre, le attività vanno il più possibile programmate e disciplinate con prenotazioni.
Per quanto riguarda il trattamento delle acque nelle piscine, le linee guida stabiliscono che:
- Al fine di assicurare un livello di protezione dall’infezione assicurare l’efficacia della filiera dei trattamenti dell’acqua e il limite del parametro cloro attivo libero in vasca compreso tra 1,0 – 1,5 mg/l; cloro combinato ≤ 0,40 mg/l; pH 6.5 – 7.5. Si fa presente che detti limiti devono rigorosamente essere assicurati in presenza di bagnanti. La frequenza dei controlli sul posto dei parametri di cui sopra è non meno di due ore. Dovranno tempestivamente essere adottate tutte le misure di correzione in caso di non conformità, come pure nell’approssimarsi del valore al limite tabellare.
- Prima dell’apertura della vasca dovrà essere confermata l’idoneità dell’acqua alla balneazione a seguito dell’effettuazione delle analisi di tipo chimico e microbiologico dei parametri di cui alla tabella A dell’allegato 1 all’Accordo Stato Regioni e PP.AA. 16.01.2003, effettuate da apposito laboratorio. Le analisi di laboratorio dovranno essere ripetute durante tutta l’apertura della piscina al pubblico a cadenza mensile, salvo necessità sopraggiunte, anche a seguito di eventi occorsi in piscina, che possono prevedere una frequenza più ravvicinata.
- Se la piscina si trova all’aperto, si devono garantire distanze di 1,5 metri da un lettino/sdraio all’altro. In più: “la densità di affollamento nelle aree solarium e verdi è calcolata con un indice di non meno di 7 mq di superficie di calpestio a persona. La densità di affollamento in vasca è calcolata con un indice di 7 mq di superficie di acqua a persona. Il gestore pertanto è tenuto, in ragione delle aree a disposizioni, a calcolare e a gestire le entrate dei frequentatori nell’impianto.”
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